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Il design in una spianatoia

by Andreas Kamaris

Sembrerebbe che un oggetto
cosi banale, cosi quotidiano, non abbia richiesto
INGEGNO.
Invece è proprio quel che ha ispirato gli antichi,
più di duemila anni fa.

Molto spesso il vero design si vede negli oggetti di uso quotiano che fino a pochi anni fa era possibile trovare in molte case e nei posti di lavoro, a prescindere dalla classe sociale, moda o quelchessia. Stiamo parlando di tutti quegli oggetti progettati per rispondere a delle necessità e ad assolvere correttamente uno o più compiti. La parte emotiva non era data semplicemente dalla forma, più o meno all'avanguardia ma più che altro dal beneficio che il suo utente poteva trarne. La cosa più importante è dunque la corretta progettazione destinata facilitare un' attività o a raggiungere un obiettivo.

 

Altreattanto importante oggi, per alcuni più dell'elemento precendete è la parte emotiva data dalla forma, la linea, la tendenza stilistica e lo status sociale che quel determinato oggetto conferisce al suo compratore. Non utilizzatore ma compratore, perché molto spesso chi predilige il secondo aspetto si limita all'acquisto e alla contemplazione.

Un vero designer deve prendere in analisi questi e altri importantissimi aspetti per riuscire a progettare qualcosa di valido e funzionale.

La spianatoia in legno per stendere la pasta è uno di quelli oggetti assolutamente semplici, ben fatti e funzionali. Lo scrittore, artista e designer Bruno Munari probabilmente inserirebbe questo utensile in Da cosa nasce cosa nel capitolo dedicato a quelli oggetti progettati da ignoti che hanno fatto parte della nostra vita per decenni. Di produzione tipicamente artigianale, la superfice di forma rettangolare sulla quale si lavora la pasta è solitamente composta da listelli di legno giunti tra loro grazie a diversi incastri, tasselli in legno, o colle. Il legno scelto non deve presentare nodi, avvalamenti o atre imperfezioni che potrebbero rovinare e rendere più difficile la stesura della pasta.

Alcune varianti hanno una soluzione molto inteligente per evitare lo spostamento del piano durante la lavorazione. Lungo entrambi i lati della larghezza, nella parte inferiore da un lato e in quella superiore d'altro, vengono applicati dei listelli in legno alti qualche centimetro perpendicolarmente al piano.

 

Quello inferiore si appoggia sullo spigolo del tavolo o del piano della cucina evitando così lo scivolamento della spianatoia durante l'utilizzo del matterello.

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Non utilizzatore ma compratore,
perché molto spesso chi predilige l'aspetto emotivo del design
a scapito del lato pratico,
si limita all'acquisto e alla contemplazione.

 

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Il secondo che si trova sulla parte superiore evita di sporcare ulteriormente il piano. In questa maniera se un lato per qualche motivo viene rovinato può essere adoperato l'altro, mantenendo le stesse caratteristiche ed evitando così un ulteriore spesa.

 

L'ergonoia dell'oggetto è buona. Il fatto stesso che la vera spianatoia non sia leggerissima permette di restare ferma al suo posto durante l'utilizzo. Il legno assorbe l'umidità della pasta evitando l'impiego di troppa farina e le fornisce quella rugosità tanto amata che favorisce la tenuta del sugo. L'uso del legno permette inoltre di facilitare la lavorazione del pezzo e di mantenere i costi di produzione bassi. Oggi è sempre più difficile conoscre veramente ciò che usiamo e forse, è ancora più impegnativo sapere cosa mangiamo.

 

La tradizionale preparazione dei cibi ci permettere, in parte di riavvicinarsi alla natura e a quello che mangiamo, conoscere la sostanza e la qualità degli ingredienti e a seguire la loro progressiva trasformazione per ottenere qualcosa di appagante e di sano. 

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